LE CONSEGUENZE DELLA FINE DELL'EMERGENZA NORD AFRICA
La circolare ministeriale del 18 febbraio 2013 pone fine all'Emergenza Nord Africa, invitando gli ospiti delle strutture ENA a lasciare le loro dimore temporanee. Questi centri erano stati investiti del compito di ospitare i migranti e rendere dei servizi per facilitare la regolarizzazione delle loro posizioni sul territorio italiano.
Durante la sofferta accoglienza, due anni all'incirca, gli ospiti sono riusciti a malapena ad ottenere un permesso di soggiorno, precisamente ad oggi, molti migranti attendono ancora di ricevere il permesso di soggiorno elettronico e il titolo di viaggio dalla Questura di Catania. Inoltre la prefettura di competenza dovrebbe erogare un voucher di 500 euro per facilitarne l'uscita.
La situazione è piuttosto tesa e le incoerenze sui tempi e modi di erogazione della documentazione essenziale per iniziare una nuova vita, lascia ospiti e responsabili delle strutture d'accoglienza assolutamente basiti.
Fra di essi, ci sono migranti che hanno sì ottenuto una ricevuta del permesso di soggiorno, ma attendono il regolare permesso di soggiorno elettronico, che non è ancora disponibile nella questura di competenza. A complicare il tutto c'è la non disponibilità pratica di titoli di viaggio da poter essere consegnati agli ospiti in uscita.
Noi ci chiediamo: come si pensa di buttare in strada gente titolare di misure di protezione che non ha idea di dove andare e di cosa fare? Come si fa a programmare la fine di una fase senza aver predisposto un piano che vada ad arginare le conseguenze sul nostro territorio di gente senza tetto e che con 500 euro di buona uscita non potrà neanche permettersi di affittare un appartamento?
Il fragile sistema italiano porterà conseguenze inevitabilmente drastiche per coloro che non avendo un lavoro, né un posto in cui andare, né documenti regolarizzati, né un titolo di viaggio valido per l'espatrio, si troveranno a bivaccare senza una guida e senza alcuna fiducia per un Paese che li ha accolti e li ha trattenuti per così tanto tempo senza assicurare loro nessun tipo di certezza. C'è anche chi ha la ricevuta del pds in scadenza, ma non ha avuto modo di avere tra le mani il regolare permesso elettronico.
I responsabili delle strutture d'accoglienza si troveranno di fronte a 2 possibilità: lasciare che gli ospiti rimangano all'interno dei centri senza nessuna copertura finanziaria per il gestore e ovviamente per gli ospiti o la messa alla porta di gente senza speranza.
Chiediamo alle istituzioni competenti di riflettere su quanto sta accadendo, chiediamo che la rete di istituzioni che lavora con l'immigrazione si renda conto che la vita della gente che è approdata qui non è un gioco e che molti di loro si troveranno nuovamente sfollati.
Chiediamo delle politiche chiare e serie. Chiediamo che il nostro Paese non cada così in basso e che sia invece garanzia di affidabilità e di fiducia.
ARCI AMARI